Formella N°23

Mantelletto mobile

Macchina rappresentata: Mantelletto mobile

Autore del disegno: Roberto Valturio

Descrizione: Il mantelletto mobile o riparo a parete verticale è dotato di merli a punta ed è sostenuto da due assi obliqui. La macchina è dotata di un carrello per facilitare i suoi spostamenti. La parte inferiore del riparo è dotata di una porta sollevabile mediante un sistema di funi e catene azionato da un argano posto in basso e al centro del carrello. Sulla destra sono scolpiti uno scudo, tre lance e rami di quercia.

Secondo alcuni studiosi, l’imprecisione prospettica è dovuta al fatto che l’autore del rilievo sia il lapicida.
La macchina rappresentata è sprovvista della manovella per azionare l’argano.

Applicazioni e materiali utilizzati:  La macchina veniva impiegata soprattutto in ambito militare. Essa era utilizzata dagli assedianti sia per coprire i soldati durante le azioni belliche, sia come riparo per gli operai durante i lavori di fortificazione campale. Essa era costruita utilizzando principalmente il legno per le componenti strutturali, la canapa per la fune e il ferro per la catena. Il sistema trainante è costituito da una fune in canapa che si avvolge attorno all’argano. La catena invece è responsabile del sollevamento della porta.

I meccanismi: Il mantelletto mobile è descritto sia nel De architectura di Vitruvio sia in Epitoma rei militaris di Publio Flavio Vegezio. Il suo impiego era già noto in epoca romana.

Progetto PANN20_00029: Alle radici dell’umanesimo scientifico. Valorizzazione con le tecnologie della realtà virtuale e aumentata delle macchine rappresentate nelle formelle del Palazzo Ducale di Urbino. Progetto realizzato con il parziale contributo dal MUR: legge  28 marzo 1991 n. 113 , “Iniziative per la diffusione della cultura scientifica”.